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Tutto sull’impianto fotovoltaico a terra: costo, autorizzazioni e normativa

Inserito il 11/05/2023

L’impianto fotovoltaico a terra ha un funzionamento simile a quello dei più tradizionali pannelli solari sul tetto. È in grado di produrre corrente elettrica per alimentare abitazioni o edifici, consentendo di risparmiare sui costi e utilizzando fonti ecosostenibili. In particolare, l’installazione sul suolo è decisamente conveniente quando si devono alimentare grandi impianti oppure si ha un notevole spazio a disposizione da sfruttare. Scopriamo quali autorizzazioni servono per installarlo, qual è la normativa di riferimento e il costo.

Dove si possono installare i pannelli fotovoltaici a terra?

Per l’installazione di un impianto fotovoltaico a terra la normativa di riferimento è quella contenuta nel decreto Bollette (n. 17/2022), che stabilisce le caratteristiche che deve avere il terreno. Considerando anche le integrazioni del decreto Aiuti, per l’installazione di un impianto fotovoltaico a terra saranno considerate idonee:

  • le aree classificate agricole, racchiuse in un perimetro i cui punti distino non più di 500 metri da zone a destinazione industriale, artigianale e commerciale, compresi i siti di interesse nazionale, nonché le cave e le miniere;
  • le aree interne agli impianti industriali e agli stabilimenti, nonché le aree classificate agricole racchiuse in un perimetro i cui punti distino non più di 500 metri dal medesimo impianto o stabilimento;
  • le aree adiacenti alla rete autostradale entro una distanza non superiore a 300 metri.

Quanto costa impianto fotovoltaico a terra?

Come spesso accade, è impossibile fare una stima esatta e universalmente valida per il costo di un impianto fotovoltaico a terra. Con buona approssimazione, per gli usi industriali, un impianto standard sale fino alla potenza di 1 MW (un megawatt, con connessione alla rete trifase di media tensione) e ha un costo iniziale di circa 800.000 euro. Mentre il costo medio di manutenzione può superare i 10.000 euro all'anno.

Quanto terreno serve per impianto fotovoltaico?

L’installazione di un impianto fotovoltaico a terra, ovviamente, deve tenere conto della morfologia del terreno, perché non tutti sono adatti. I terreni a uso seminativo rappresentano la scelta migliore, ma anche i terreni per il pascolo si prestano bene all’installazione. Per i terreni a uso frutteto, vigneto, mandorleto o uliveto è invece necessario procedere a delle opere di espianto prima di procedere all’installazione.

La quantità di terreno totale necessario per installare un impianto fotovoltaico a terra con potenza di un MW varia fra 1,2 e 6,8 ettari per gli impianti sotto al MW (in media 3,3 ha/MW) , fra 1 e 4,8 ettari per il grande FV (media 2,9 ha/MW) e fra 2 e 6,8 ettari per il solare termodinamico.

Come funziona un impianto fotovoltaico a terra?

Anche gli impianti fotovoltaici a terra sono composti da uno o più pannelli solari combinati con un inverter e altro hardware elettrico e meccanico che utilizza l'energia del sole per generare elettricità.

Anche in un impianto fotovoltaico a terra la luce del sole, cadendo su un pannello solare, riesce a creare una corrente elettrica attraverso un processo chiamato effetto fotovoltaico. Ogni pannello produce una quantità relativamente piccola di energia, ma può essere collegato insieme ad altri pannelli per produrre quantità maggiori di energia.

pannelli solari sono costituiti da molte celle solari con proprietà semiconduttrici incapsulate in un materiale per proteggerlo dall'ambiente. Queste proprietà consentono alla cellula di catturare la luce, o più specificamente, i fotoni dal sole e convertire la loro energia in elettricità utile attraverso un processo chiamato effetto fotovoltaico.

Su entrambi i lati del semiconduttore c'è uno strato di materiale conduttore che raccoglie l'elettricità prodotta. Il lato illuminato del pannello contiene anche un rivestimento antiriflesso per ridurre al minimo le perdite dovute alla riflessione.

La maggior parte dei pannelli solari prodotti sono realizzati in silicio cristallino, che ha un limite di efficienza teorico del 33% per la conversione dell'energia solare in elettricità. Sono stati sviluppati molti altri materiali semiconduttori e tecnologie di celle solari che funzionano con efficienze più elevate, ma hanno un costo di produzione più elevato.

Articolo visto su Idealista

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